Standard di assistenza medica nel diabete, pubblicato l’aggiornamento 2019
Ogni anno, l’American Diabetes Association pubblica un documento sugli Standard di assistenza medica nel diabete, nell’intento di fornire a medici, pazienti, ricercatori, decisori politici e altri interessati le ultime novità sulla cura del diabete, sugli obiettivi generali di trattamento e sugli strumenti per valutare la qualità dell’assistenza. «Gli Standard di cura del 2019, pubblicati su Diabetes Care, includono aggiornamenti e modifiche importanti, come la personalizzazione del trattamento, la necessità di una valutazione continua e di un processo decisionale condiviso, oltre a suggerimenti sul miglior modo da parte degli specialisti per comunicare informazioni sul diabete e a un nuovo algoritmo che semplifica il trattamento con insulina» spiega William Cefalu, coautore del documento e membro dell’ADA. Ma non solo: il capitolo sulla gestione delle malattie cardiovascolari, approvato dall’American College of Cardiology, include informazioni sull’uso di inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio di tipo 2 e degli agonisti del recettore GLP-1, che hanno dimostrato benefici cardiovascolari per le persone con diabete di tipo 2 e malattie cardiovascolari. Non manca una sezione incentrata sulla tecnologia, che include nuove raccomandazioni sui dispositivi automatici per la somministrazione di insulina e sulla telemedicina per aumentare l’accesso alle cure.
«I nuovi standard 2019 enfatizzano un approccio centrato sul paziente che considera i molteplici fattori di salute e di vita di ogni persona che vive con il diabete» riprende Cefalu, sottolineando alcune importanti modifiche rispetto al documento dello scorso anno: per i pazienti con diabete di tipo 2 che richiedono un farmaco iniettabile, rispetto all’insulina è preferibile un agonista del recettore del GLP 1; per i pazienti con diabete di tipo 2 che non usano insulina, l’auto-monitoraggio glicemico di routine ha un beneficio limitato; il rischio decennale di malattia cardiovascolare aterosclerotica (ASCVD) dovrebbe far parte della valutazione complessiva del rischio di un paziente; l’assunzione di acqua dovrebbe essere incentivata e il consumo di bevande zuccherate e non nutritive non zuccherate dovrebbe invece essere scoraggiato.
Diabetes Care. 2019. Doi: 10.2337/dc19-Srev01 http://care.diabetesjournals.org/content/42/Supplement_1/S4
Fonte: https://bit.ly/2DKZ3qu