Solventi in gravidanza e autismo, una correlazione potrebbe essere presente
L’esposizione della futura madre ai solventi sul posto di lavoro può far aumentare il rischio che il figlio sviluppi un disturbo dello spettro autistico, secondo quanto riferiscono gli autori di uno studio pubblicato su Occupational & Environmental Medicine. «I nostri risultati si aggiungono a un numero crescente di prove che indicano un potenziale collegamento tra fattori ambientali e lavorativi e lo sviluppo dell’autismo, ma dobbiamo comunque interpretarli con cautela» afferma Erin McCanlies, del National Institute for Occupational Safety and Health, Morgantown, Stati Uniti, che ha diretto il gruppo di lavoro. La velocità con cui è aumentato il numero di nuovi casi di autismo suggerisce che altri fattori oltre ai geni possano essere coinvolti, e diversi studi hanno proposto collegamenti con esposizione prenatale a sostanze chimiche e inquinanti ambientali. Utilizzando i dati raccolti per lo studio CHildhood Autism Risks from Genetics and Environment (CHARGE), che includevano informazioni personali, sulla salute e sulla storia professionale dei genitori di 537 bambini con diagnosi formale di disturbi dello spettro autistico e di 414 bambini con neurosviluppo tipico, i ricercatori hanno valutato l’intensità e la frequenza dell’esposizione per 750 madri e 891 padri a 16 agenti che sono stati collegati ad anomalie neurologiche o congenite da tre mesi prima della gravidanza fino alla nascita del bambino.
Questi includevano medicinali, metalli, pesticidi, anestetici, asfalto, liquido dei freni, plastica e polimeri, radiazioni, detergenti e disinfettanti, e solventi. Le esposizioni professionali più comuni tra le mamme hanno riguardato disinfettanti o detergenti, solventi e ossido di etilene, mentre le meno comuni perclorati, asfalto, policlorobifenili e fluidi di macchinari. Per i padri, le esposizioni professionali più comuni hanno riguardato disinfettanti o detergenti, solventi e metalli, mentre i meno comuni perclorati, policlorobifenili e asfalto. Ebbene, l’analisi dei dati ha mostrato che le mamme con bambini autistici erano state esposte più frequentemente ai solventi rispetto a quelle i cui bambini non avevano questa diagnosi. La probabilità delle donne esposte di avere un bambino autistico era di ben 1,5 volte più alta rispetto a quelle non esposte. Nessuno degli altri agenti è stato associato a un aumento del rischio, e dopo aver corretto per bias statistici, anche l’associazione osservata non è più rimasta significativa, tuttavia gli autori ritengono che l’argomento necessiti di approfondimenti.
Occup Environ Med. 2019. doi: 10.1136/oemed-2018-105395
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31248991
Fonte Doctor33: https://bit.ly/2Yo5FX7