Parto cesareo aumenta rischio di complicanze gravi. Ecco in quali casi
Le donne che partoriscono con un taglio cesareo hanno un rischio molto più elevato di soffrire di complicanze gravi rispetto quelle che partoriscono per via vaginale, anche dopo esclusione delle persone con caratteristiche e patologie prenatali che aumentano la probabilità di un parto cesareo, secondo uno studio pubblicato sul Canadian Medical Association Journal. «L’aumento del rischio è risultato particolarmente marcato per le donne con più di 35 anni di età, ma l’associazione si è presentata in tutti i gruppi di età superiori ai 25 anni» spiega Diane Korb, del Robert Debre Hospital e dell’INSERM di Parigi, prima autrice dello studio.
Negli ultimi 20 anni i tagli cesarei sono aumentati in maniera notevole, tanto che attualmente più di una donna su cinque partorisce in questo modo, e spesso senza una reale necessità clinica. Per meglio chiarire i rischi associati al cesareo, i ricercatori hanno confrontato i dati di 1.444 donne che avevano avuto gravi complicanze dopo il parto con 3.464 controlli che non ne avevano avute, provenienti da sei regioni francesi. Tra le complicanze, l’85,3% dei casi era rappresentata da un’emorragia ostetrica grave, dovuta in più della metà delle occasioni ad atonia uterina. Analizzando i dati, gli esperti hanno riscontrato un aumento della probabilità di gravi complicanze dopo il parto nelle donne sottoposte a cesareo, eseguito sia prima che durante il travaglio, in particolare per le donne di 35 anni e oltre. Infatti, l’analisi dei dati ha mostrato che le probabilità di avere gravi complicanze con l’intervento chirurgico rispetto al parto naturale sono state circa 1,5 volte maggiori per le donne sotto i 35 anni, e sono risultate quasi raddoppiate per le donne di età superiore ai 35 anni.
«Alcuni medici eseguono tagli cesare a causa dell’età materna avanzata, forse pensando che probabilmente queste donne non avranno ulteriori gravidanze. Questa pratica dovrebbe essere modificata per evitare di esporre inutilmente le donne di età superiore ai 35 anni al rischio di grave morbilità acuta» afferma Korb. Gli autori sottolineano che i loro risultati sono limitati dal fatto di derivare da uno studio osservazionale, e potrebbero non essere generalizzabili a donne al di fuori della Francia.
CMAJ. 2019. doi: 10.1503/cmaj.181067
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30936165
Fonte Doctor33: https://bit.ly/2UGDb4Y