L’emicrania in gravidanza peggiora alcuni esiti materni e neonatali

Secondo uno studio danese su donne incinte con e senza emicrania, questa patologia è stata associata a un aumentato rischio di disturbi da ipertensione associati alla gravidanza nella madre. Inoltre, nei neonati, l’emicrania materna è risultata correlata a un aumento del rischio di una serie di esiti avversi, tra cui basso peso alla nascita, parto prematuro, parto cesareo, sindrome da distress respiratorio e convulsioni febbrili. «La prevalenza dell’emicrania è elevata durante l’età riproduttiva.
Sebbene l’emicrania spesso migliori durante la gestazione, il rischio di esiti sfavorevoli della gravidanza e di esiti neurologici nella madre e nella progenie rimane scarsamente compreso» afferma Nils Skajaa, dello Aarhus University Hospital, primo autore dello studio. I ricercatori hanno studiato 22.841 gravidanze in donne con emicrania (di cui 16.861 con prole nata viva) e 228.324 gravidanze in donne senza emicrania abbinate per età e anno del concepimento (di cui 170.334 con una prole nata viva). L’emicrania è stata associata a un aumentato rischio di disturbi da ipertensione associati alla gravidanza (tasso di prevalenza aggiustato, aPR: 1,50) e aborto spontaneo (aPR: 1,10). La patologia è risultata inoltre associata a un aumento della prevalenza di basso peso alla nascita (aPR: 1,14), parto pretermine (aPR: 1,21) e parto cesareo (aPR: 1,20), ma non di figli piccoli per l’età gestazionale (aPR: 0,94) e difetti alla nascita (aPR: 1,01). La prole esposta all’emicrania materna ha presentato rischi elevati di diversi esiti nel periodo neonatale e post-natale, tra cui ricovero in unità di terapia intensiva (rischio relativo aggiustato, aRR: 1,22), ricovero in ospedale (aRR: 1,12), prescrizioni di farmaci (aRR: 1,34), sindrome da distress respiratorio (aRR: 1,20) e convulsioni febbrili (aRR: 1,27), ma non di morte (aRR: 0,67) e paralisi cerebrale (aRR: 1,00). Gli esperti sottolineano che l’emicrania trattata non è collegata a rischi più elevati di esiti avversi rispetto all’emicrania non trattata. Questo suggerisce che l’emicrania stessa, e non il suo trattamento, sia associata alle complicanze della gravidanza. «Le prove che si stanno accumulando nel tempo mostrano che l’emicrania in gravidanza può portare a diversi esiti avversi nella madre e nel bambino, ma il trattamento potrebbe alleviare questi rischi» concludono gli autori.
Headache. 2019 May 8. doi: 10.1111/head.13536
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31069791