Il punto dell’esperto sull’uso dell’adrenalina nell’arresto cardiaco
L’uso dell’adrenalina (EPI) nell’arresto cardiaco è stato per anni fonte di controversie e ora in un articolo su Medscape Amal Mattu, condirettore del Dipartimento di Medicina d’emergenza alla Scuola di medicina dell’Università del Maryland a Baltimora, mette a fuoco l’argomento prendendo spunto da un documento dell’American Heart Association dal titolo “Focused Update on Advanced Cardiac Life Support” pubblicato lo scorso novembre su Circulation, primo autore Ashish Panchal, professore associato di Medicina d’urgenza al Wexner Medical Center, Ohio State University.
«I primi studi su EPI, incluso l’uso di dosi elevate, hanno mostrato miglioramenti nei tassi di ritorno della circolazione spontanea (ROSC), ma non nella successiva sopravvivenza o nel recupero neurologico. In effetti, nei pazienti trattati con EPI ad alte dosi o elevati dosaggi cumulativi è stato riscontrato un leggero peggioramento del recupero neurologico» afferma l’esperto. E aggiunge: «L’uso di EPI ad alte dosi è stato successivamente abbandonato, ma la sua somministrazione in boli endovenosi consecutivi da 1 mg ogni 3-5 minuti è stata approvata nel 2015 dall’American Heart Association (AHA) con una raccomandazione di Classe IIb, ossia probabilmente utile, nonostante diversi studi sottolineassero l’assenza di prove sufficienti a sostenerne l’uso» aggiunge il ricercatore, ricordando che l’aggiornamento AHA affronta, tra l’altro, l’uso dell’EPI nell’arresto cardiaco.
«Il documento riserva all’EPI una raccomandazione di classe I per l’uso in pazienti con arresto cardiaco, ribadendo tuttavia le precedenti indicazioni sul non uso delle alte dosi. Per quanto riguarda la somministrazione, invece, l’AHA raccomanda che in caso di ritmo defibrillabile il defibrillatore andrebbe usato prima dell’EPI, da utilizzare solo dopo il fallimento dei tentativi iniziali di defibrillazione. «Il dibattito continua, ma sulla base degli studi finora svolti sull’argomento nonché del nuovo aggiornamento AHA, non credo che una raccomandazione di classe I per l’uso dell’EPI nell’arresto cardiaco sia giustificata» conclude Mattu.
Medscape
https://www.medscape.com/viewarticle/923453
Circulation. 2019. Doi: 10.1161/CIR.0000000000000733
https://www.ahajournals.org/doi/pdf/10.1161/CIR.0000000000000733
Fonte Doctor33