Farmaci contraffatti e fattori di rischio
Come dimostra il recente caso dei farmaci contraffatti per bambini sequestrati a Genova, questo fenomeno si sta notevolmente espandendo negli ultimi anni anche in Italia.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce come contraffatto un farmaco che deliberatamente o fraudolentemente reca false indicazioni riguardo alla sua origine e identità.
Spesso non contiene alcun principio attivo, oppure contiene un principio attivo diverso da quello indicato o in quantità diversa da quella indicata in etichetta; tra i farmaci contraffatti gli antibiotici rappresentano la percentuale più elevata.
Il pericolo per la salute risulta evidente ed aggravato anche da una non idonea conservazione del farmaco nel periodo che intercorre dalla sua produzione all’immissione sul mercato.
SVILUPPO DI MISURE PER COMBATTERE LA CONTRAFFAZIONE
Le linee guida elaborate dall’OMS allo scopo di sviluppare misure per combattere i farmaci contraffatti danno indicazioni relative alle procedure da seguire in caso di sospetta contraffazione di un farmaco.
Il primo esame consigliato è di tipo organolettico: l’aspetto, l’odore, la sensazione al tatto e persino il suono del contenuto nel contenitore possono fornire utili indicazioni. Vanno inoltre osservate attentamente sia l’etichettatura sia la confezione del prodotto, confrontandole con quelle di un campione di riferimento originale. Visto che tali metodi di base sono solo qualitativi, essi non risultano utili nel caso in cui il prodotto contenga gli ingredienti attivi corretti, ma in quantità diverse da quelle dichiarate. In questo caso, secondo quanto indicato dall’OMS, essi dovrebbero essere abbinati alla cromatografia su strato sottile, tecnica capace di fornire indicazioni semiquantitative.
L’utilizzo dei metodi di base risulta quindi soddisfacente solo in presenza di contraffazioni grossolane, quali quelle che frequentemente si riscontrano nei Paesi del Terzo Mondo. In presenza di farmaci contraffatti sofisticati, infatti, diventa perciò necessario l’uso di tecniche analitiche avanzate.
Negli anni le tecniche di prevenzione e di contrasto a questo fenomeno (che ha avuto un grande boom con l’avvento di internet) si sono affinate sempre di più grazie anche alle nuove tecnologie. Nel mondo si va dalla bollinatura alla filiera controllata tramite blockchain, la “catena dei blocchi” che rende ogni informazione certa e immodificabile.
Vito Monti, Direttore Studio Diagnostico Pantheon