Cancro, linea guida per i trattamenti di precisione. Identificati 600 bersagli

Un nuovo studio pubblicato su Nature ha portato un grande contributo alla produzione della Cancer Dependency Map, ovvero una linea guida per i trattamenti anticancro di precisione che potrà aiutare i pazienti a ricevere terapie più efficaci.
I ricercatori del Wellcome Sanger Institute e di Open Targets, a Cambridge, nel Regno Unito, hanno utilizzato la tecnologia CRISPR per interrompere l’attività di quasi 20.000 geni in oltre 300 modelli provenienti da 30 tipi di cancro, e per scoprire quali di questi fossero essenziali per la sopravvivenza delle varie forme tumorali. In seguito, hanno sviluppato un nuovo sistema per assegnare una priorità e classificare ben 600 bersagli farmacologici promettenti per lo sviluppo di nuovi trattamenti.
In questo studio di proporzioni notevoli, il più grande finora effettuato sull’argomento, gli esperti si sono concentrati su tumori comuni, come quello al polmone, al colon e alla mammella, e su tumori che hanno particolari bisogni clinici insoddisfatti, come quello al polmone, all’ovaio e al pancreas, nei quali la necessità di nuovi trattamenti è urgente. «Scienziati e aziende farmaceutiche stanno esplorando nuove terapie mirate che uccidano selettivamente le cellule cancerose, lasciando illeso il tessuto sano» afferma Francesco Iorio, co-primo autore dello studio. «Attualmente produrre nuovi trattamenti efficaci è molto difficile, infatti sviluppare un singolo farmaco può costare uno o due miliardi di dollari, ma circa il 90% dei medicinali viene abbandonato perché non adatto all’uso o inefficace durante lo sviluppo. Pertanto, la selezione di un buon target farmacologico all’inizio del processo può essere considerata la parte più importante della scoperta di nuovi farmaci» prosegue.
Un bersaglio tra quelli scoperti che appare particolarmente notevole in diversi tipi di cancro è la elicasi RecQ della sindrome di Werner (WRN). Il gruppo di lavoro ha infatti osservato che le cellule tumorali che presentano un percorso di riparazione del DNA difettoso, e che costituiscono i tumori con instabilità dei microsatelliti, richiedono proprio la presenza di WRN per la loro sopravvivenza. L’instabilità dei microsatelliti è importante per la ricerca, in quanto si verifica in molti diversi tipi di cancro, tra cui il 15% dei casi di cancro del colon e il 28% dei tumori dello stomaco. Questa identificazione offre quindi un’entusiasmante opportunità per sviluppare i primi trattamenti contro il cancro mirati a contrastare la presenza di WRN.
«Per la prima volta, e in maniera guidata dai dati, siamo in grado di offrire una guida sui geni che potrebbero costituire obiettivi terapeutici per lo sviluppo di nuovi farmaci anti-cancro» afferma Matthew Garnett, co-autore principale. Come ricorda l’esperto, la Cancer Dependency Map è un enorme sforzo volto a identificare tutte le debolezze che esistono nei diversi tumori, che permetterà di potenziare la prossima generazione di farmaci. «In definitiva, speriamo che tutto questo avrà un impatto sul modo in cui trattiamo i pazienti, e che molti più pazienti possano ottenere terapie efficaci. Ora questo strumento sarà liberamente disponibile per gli scienziati di tutto il mondo per capire in che modo un cancro si caratterizzi come tale, e come sia possibile prendere di mira i diversi tipi di cancro in modo molto più efficace di quanto sia faccia attualmente» conclude.Nature. 2019. Doi: 10.1038/s41586-019-1103-9
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30971826
Fonte Doctore33: https://bit.ly/2UNb8AL