BPCO: migliore qualità di vita col trattamento 2 in 1
La co-formulazione in monosomministrazione giornaliera indacaterolo/glicopirronio è in grado di incidere efficacemente sui sintomi della BPCO e sulla capacità di compiere attività fisica.
È quanto emerso da un simposio organizzato con il supporto di Novartis nel corso dell’annuale congresso dell’European Respiratory Society appena conclusosi ad Amsterdam.
L’attività fisica e la riabilitazione respiratoria sono obiettivi fondamentali nella gestione di un paziente con BPCO. La crescente fatica che si avverte con il progredire della malattia induce una auto-limitazione nel movimento, con un conseguente aggravamento della patologia, un peggioramento della qualità della vita ed in prospettiva anche della sopravvivenza.
«Valorizzando i differenti e sinergici meccanismi d’azione dell’indacaterolo e del glicopirronio, la co-formulazione consente di assumere entrambi questi farmaci contemporaneamente, tramite un’unica somministrazione effettuata attraverso lo stesso inalatore», ha spiegato Girolamo Pelaia, ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio all’Università Magna Graecia di Catanzaro. «Dallo studio SHINE1 emerge che la monosomministrazione giornaliera della co-formulazione indacaterolo/glicopirronio porta, rispetto al trattamento con un altro farmaco di confronto, a un incremento di 16 giorni liberi da sintomi, durante i quali i pazienti sono in grado di svolgere le loro abituali attività quotidiane. Questo risultato è davvero molto importante: significa trascorrere giornate in cui è possibile svolgere la normale attività fisica, migliorando il tono muscolare, potendo riprendere la vita sociale e uscire dall’isolamento».