Arriva il primo atlante virtuale della pelle

La pelle costituisce la barriera tra il corpo e il mondo esterno. E, infatti, lo protegge dall’impatto esterno come calore, freddo, radiazioni o batteri mantenendo un ambiente stabile all’interno del corpo. Ora i ricercatori dell’Università di Copenaghen hanno studiato grandi quantità di dati da campioni di tessuto della pelle per mappare le sue molecole e le loro funzioni. Tutte queste informazioni hanno dato vita al primo atlante della pelle umana.
Quante proteine nella pelle
Per realizzarlo, i ricercatori hanno utilizzato la pelle ‘scartata’ dagli interventi chirurgici per poterla dividere nei suoi vari strati e isolare le cellule immunitarie. Successivamente, hanno analizzato il contenuto di proteine in questi campioni. Il risultato è una caratterizzazione di quasi 11.000 proteine contenute nella pelle, molte delle quali precedentemente sconosciute. Lo scopo dell’atlante è quello di caratterizzare la composizione molecolare della pelle sana permettendoci di confrontarla con quella malata. Oltre a fornire una più ampia comprensione della biologia della pelle umana, i ricercatori saranno ora in grado, attraverso le biopsie cutanee, di determinare cosa provoca le malattie e come si sviluppano.
Un viaggio dentro la pelle
Una persona su quattro soffrirà di una malattia della pelle ad un certo punto della vita. Alcune di queste patologie, come la psoriasi, l’eczema e le malattie autoimmuni, possono essere debilitanti e ridurre significativamente la qualità della vita. Per questo, il nuovo atlante viene considerato una “mappa del tesoro” e potrà essere utilizzato per scoprire nuovi percorsi terapeutici e possibilmente guarire dalla psoriasi, dall’eczema, malattie autoimmuni e altre condizioni tra le 3.000 malattie della pelle conosciute.