Anche la CISL medici verso lo sciopero
Tutti i medici della Cisl, sia dipendenti che convenzionati, aderiscono allo stato di agitazione proclamato formalmente dalla categoria. A confermarlo è Biagio Papotto, segretario generale della Cisl Medici, che in una nota conferma anche di condividere il documento finale degli Stati generali della professione dello scorso 21 ottobre.
«Bisogna essere tutti impegnati – prosegue il segretario della Cisl Medici – a stabilire finalmente gli standard di personale ospedaliero a livello nazionale per il pubblico e privato accreditato, da applicare in tutte le Regioni, a sbloccare il turn over, ad applicare le stesse incompatibilità del pubblico alle strutture private accreditate dando la possibilità a tanti medici, odontoiatri e professioni sanitarie di immettersi nel mondo del lavoro». Papotto insiste che «senza risposte concrete sul fronte degli aumenti salariali, sulla riapertura della stagione di rinnovo dei contratti, strumenti essenziali per migliorare l’organizzazione e la qualità dei servizi pubblici, sicuramente non si avrà altra possibilità che scendere in piazza e proclamare lo sciopero nazionale di tutte le categorie dei medici dipendenti e convenzionati. Basta alla mortificazione sia della dignità professionale che della condizione economica dei lavoratori che non garantisce la crescita e la competitività del Paese. Basta considerare la sanità solo un costo da tagliare – conclude Papotto – e mai un investimento su cui puntare».