Allergia a cani e gatti: cause, sintomi, diagnosi, cura e consigli
È innescata dall’esposizione ad alcune proteine (allergeni) prodotte dall’animale, rinvenibili soprattutto nella saliva, nel pelo (in particolare nel gatto), nelle scaglie di pelle morta e nell’urina.
Le cause
Le allergie agli animali domestici sono mediate da un particolare tipo di anticorpi, le IgE. Il sistema immunitario le produce in seguito all’incontro con alcune proteine dell’animale (allergeni), erroneamente percepite come dannose. Dopo l’esposizione all’allergene, il sistema immunitario reagisce inducendo un processo infiammatorio, che si manifesta soprattutto con l’irritazione delle vie respiratorie.
La reazione
Gli allergici al cane o al gatto presentano IgE specifiche contro particolari sostanze prodotte dall’animale. Tali anticorpi (1) si ancorano alla superficie di alcune cellule del sistema immunitario (mastociti tissutali e basofili circolanti, 2). Quando l’individuo è esposto all’animale, gli anticorpi specifici riconoscono le proteine allergeniche (3), si legano a esse e determinano la liberazione dei mediatori della reazione allergica, soprattutto istamina e leucotrieni (4).
I sintomi
L’allergia al cane o al gatto si manifesta soprattutto con rinocongiutivite; prurito a naso, palato e gola; starnuti ripetuti, ostruzione e secrezione nasale; prurito, arrossamento, lacrimazione e gonfiore agli occhi (congiuntivite allergica). Nei casi gravi può causare attacchi di asma; tosse secca; respiro corto e affannoso; respiro sibilante. Alcune persone possono manifestare anche sintomi cutanei, soprattutto eczema.
La diagnosi
Per una diagnosi certa dell’allergia è necessario fare i test allergologici cutanei, i cosiddetti prick test, e quelli sul sangue per la ricerca delle IgE specifiche. Grazie all’esecuzione di questi test, talvolta si scopre che a provocare l’allergia non è in realtà l’animale domestico, ma gli acari che si annidano nel suo pelo.
Le cure
Il primo passo sarebbe allontanare l’animale a cui si è allergici, ipotesi però quasi sempre esclusa dai proprietari e comunque poco efficace: alcuni allergeni, soprattutto del gatto, persistono nell’ambiente domestico per mesi, se non anni, dall’allontanamento dell’animale. Per contrastare l’allergia si può ricorrere a un trattamento farmacologico, basato soprattutto sull’uso di antistaminici, spray nasali a base di corticosteroidi e dei recenti spray contenenti sia lo steroide nasale sia l’antistaminico in un’unica formulazione. È possibile proporre anche l’immunoterapia, che ha lo scopo di indurre una desensibilizzazione graduale e costante attraverso la somministrazione di concentrazioni crescenti dell’allergene chiamato in causa.
I consigli
Se si è allergici al cane o al gatto e non si allontana l’animale, può essere utile prendere alcune precauzioni per ridurre l’esposizione agli allergeni:
1) lavare spesso l’animale (ogni 1-2 settimane) e lavarsi le mani dopo essere entrati in contatto con l’animale;
2) evitare che il cucciolo frequenti la camera da letto;
3) passare spesso i rotoli adesivi sugli abiti per togliere i peli (non spazzolare i vestiti);
4) eliminare tappeti, tende, cuscinoni e più in generale gli oggetti che con più facilità «catturano» polvere e peli dell’animale (giochi di pezza, peluche);
5) pulire spesso la casa, preferendo aspirapolveri ad acqua o dotate di microfiltri particolari (Hepa), in grado di trattenere anche le particelle più piccole;
6) se occorre trasportare il cucciolo in automobile, coprire i sedili con un materiale lavabile.
Fonte Il Corriere della Sera: http://www.corriere.it/salute/pediatria/cards/che-cosa-scatena-l-allergia-cani-gatti/cause_principale.shtml
da meno di un mese ho un piccolo gatto, ho sempre avuto gatti e non ho mai avuto nessun tipo di allergia però e da un pò di giorni che ho prurito alle palpebre gonfiandosi cosa devo fare? può assere alergia al gatto? e sufficente una crema idratante?ho letto tutti i consigli. aspetto una vostra risposta… grazie