400 mila italiani non possono comprare i medicinali di cui hanno bisogno
Cresce la richiesta di farmaci da enti e associazioni che aiutano persone e famiglie in difficoltà. Il Rapporto 2015 dell’Osservatorio sulla donazione dei farmaci
Nel 2015 è aumentata del 6,4% la richiesta di farmaci da parte degli enti sostenuti dal Banco farmaceutico che aiutano anziani, famiglie ed immigrati in difficoltà economica: 818 mila confezioni nel 2014 salite a 870.352 del 2015. Rispetto allo scorso anno sono aumentate anche, seppur di poco (1,9%), le persone (405.423) che non possono comprare i medicinali.
Sono alcuni dati dello studio dell’Osservatorio sulla donazione dei farmaci del Banco farmaceutico Onlus, realizzato su un campione di 1.640 enti convenzionati con il Banco, in collaborazione con un comitato scientifico composto da Acli, Caritas italiana, Ufficio per la pastorale della salute della Cei e dall’Unitalsi (Unione nazionale italiana trasporto ammalati a Lourdes e santuari internazionali). Lo studio, sostenuto da Mediolanum Farmaceutici, è stato presentato giovedì 26 novembre nella sede dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).
La composizione demografica. Dalla rilevazione risulta in crescita la componente degli italiani in difficoltà, passati a 182.400 dai 179 dello scorso anno (+1,9%, appunto), anche se gli stranieri restano ancora la maggioranza: 222.982 (55%) contro i 230 mila dell’anno precedente. In particolare, tra gli italiani sono gli adulti tra i 18 e i 64 anni i maggiori beneficiari dei farmaci (58,2%), seguiti dagli over 65 (23,6%) e dai minori da 0 a 17 anni (18,2%). La suddivisione in fasce di età dell’intera popolazione, immigrati inclusi, mostra una situazione analoga a quella del 2014, per cui in tutte le aree geografiche gli assistiti sono prevalentemente adulti (59,3%), mentre sono meno numerosi i bambini (22%) e gli anziani (18,7%). I maschi, in particolare, rappresentano oltre il 60% del totale. Gli stranieri sono originari soprattutto del Maghreb (26%) e dell’Europa orientale (24,4%).
I più richiesti. Osservando le 1.276 dosi giornaliere di farmaci (DDD) dispensate nel 2014, le malattie per le quali vengono più frequentemente richiesti i medicinali si confermano quelle respiratorie (12,2 DDD/1.000 pazienti/die), seguite da quelle malattie cardiovascolari (11 DDD) e gastrointestinali (8,7 DDD). Al Nord, comunque, prevalgono i farmaci per l’apparato respiratorio, al Centro quelli cardiovascolari, al Sud i gastrointestinali. Gli indigenti presentano dunque un profilo epidemiologico differente rispetto alla media della popolazione, dove la massima diffusione è delle patologie cardiovascolari. Su base regionale, la maggior richiesta di medicinali si registra in Lombardia (18,9%), Veneto (11,1%), Emilia Romagna (11,1%), Sicilia (9,1%) e Lazio (8,4%).
Le donazioni. Quanto alle donazioni il Banco farmaceutico conferma anche quest’anno un forte aumento: quasi 1,4 milioni di confezioni nel solo primo semestre 2015 (erano 915 mila lo scorso anno). Cresce anche la donazione da parte delle aziende farmaceutiche: sempre nel primo semestre di quest’anno sono state donate quasi 860 mila confezioni, contro le 540 mila dello stesso periodo dell’anno scorso.
Fonte: www.healthdesk.it